C’ERA UNA VOLTA … FIABILANDIA
PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO
ANNO SCOLASTICO 2016-17
PREMESSA
La scuola dell’infanzia di durata triennale, concorre alla educazione e allo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale dei bambini e delle bambine di età compresa tra i tre e i sei anni.
Quattro sono le finalità educative della scuola dell’infanzia:
- la maturazione dell’identità del bambino,
- la conquista dell’autonomia,
- lo sviluppo delle competenze,
- l’educazione alla cittadinanza.
Le finalità educative, le dimensioni di sviluppo (percettivo, motorio, cognitivo, emotivo e sociale) ed i sistemi simbolico-culturali sono gli elementi essenziali del percorso formativo della scuola dell’infanzia, percorso basato sulla struttura curricolare dei cinque campi di esperienza intorno ai quali gli insegnanti organizzano e realizzano le diverse attività scolastiche, definiti nelle “nuove indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo:
- I discorsi e le parole
- Conoscenza del mondo
- Linguaggi, creatività, espressione
- Il se e l’altro
- Il corpo e il movimento
I campi di esperienza educativa sono considerati come campi del fare e dell’agire, sia individuale sia di gruppo, utilizzati come percorsi di esperienze vissute dal bambino che potrà utilizzare per compiere operazioni fondamentali quali classificare, discriminare descrivere, argomentare, interpretare l’ambiente in cui è in rapporto.
I campi di esperienza sono un legame tra l’esperienza vissuta prima dell’ ingresso nella scuola dell’infanzia e quella successiva nella scuola di base, sono strumenti quindi di riflessione e di dialogo attraverso i quali i bambini vengono progressivamente introdotti nella cultura, nella dimensione simbolica e quindi alfabetica del mondo degli adulti.
Per l’anno scolastico 2016-17 il tema del progetto didattico sarà la FIABA e avrà come titolo “C’ERA UNA VOLTA…. FIABILANDIA”
La fiaba ha una valenza formativa ed educativa, non è semplicemente un genere letterario di intrattenimento, ma contribuisce in qualche modo alla crescita psicologica del bambino.
Le fiabe mostrano ai bambini la realtà nella sua semplicità, ma anche nella sua crudezza; hanno la funzione di suggerire comportamenti ed esempi di casi della vita e – tramite l’uso di differenti toni di voce da parte del lettore che sottolineano la gravità o l’allegria del momento – traferiscono ai bambini sia una serie di modelli da tenere come riferimento in varie occasioni, sia i concetti del male o del bene in rapporto agli episodi raccontati.
La fiaba è un genere letterario universale, caratterizzato da una struttura narrativa costante, che trasmette stabilità e sicurezza, due elementi fondamentali nell’età evolutiva dei bambini.
Ogni bambino ha bisogno di una fiaba che inconsapevolmente lo rassicura, lo fa crescere e lo aiuta ad affrontare le difficoltà che gli si presentano.
Nella fiaba il bambino deve trovare quella fiducia che gli permette di superare le ansie e le difficoltà della vita, quei conflitti interiori che gli si presentano in età prescolare.
I CAMPI DI ESPERIENZA APPLICATI ALLE FIABE
Al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, si farà riferimento a tutti i campi di esperienza:
I DISCORSI E LE PAROLE
In relazione alle fiabe il bambino ascolta e ripete accrescendo il proprio vocabolario e sperimentando forme lessicali correlate alle storie di cui è chiamato ad argomentare. Racconta inventa e comprende le narrazioni di storie, dialoga, discute chiede spiegazioni e formula ipotesi in base alle situazioni descritte e profilate dalla fiaba.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Le fiabe aiutano il bambino a cogliere la differenza tra reale e simbolico, tra tempo quotidiano e tempo surreale, a conoscere le trasformazioni naturali e cicliche legate alla natura e ai fenomeni fantastici.
LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE
Il bambino inventa storie partendo dalla conoscenza di quelle classiche, ripropone situazioni elaborandole e personalizzandole. Si esprime attraverso le attività grafico-pittoriche. Sa leggere immagini e commentarle, drammatizza situazioni, conosce e canta canzoncine ispirate alle fiabe.
IL SÈ E L’ALTRO
Attraverso l’ascolto e l’elaborazione di fiabe classiche, che presentano storie in cui da una situazione problematica si passa al superamento delle prove, il bambino comprende che è possibile creare legami di complicità e superare situazioni oppositive che lo ostacolano. Egli riflette sulle relazioni interpersonali e mette appunto un approccio positivo attraverso il quale ad esempio, entrare in conflitto con i suoi compagni, cercando di trovare in essi degli amici e non nemici da sconfiggere come nelle fiabe.
IL CORPO IN MOVIMENTO
Il bambino usa il proprio corpo per mimare situazioni ed imitare personaggi. Disciplina il suo corpo nell’ascolto e nella narrazione che richiedono capacità attentive e linguistiche.
MAPPA CONCETTUALE DEL PROGETTO
SETTEMBRE OTTOBRE : Biancaneve e i sette nani
NOVEMBRE : I tre porcellini
DICEMBRE : Natale
GENNAIO FEBBRAIO MARZO : Cappuccetto Rosso
APRILE : Pasqua
MAGGIO GIUGNO : La sirenetta
IPOTESI DI LAVORO ANNUALE
Settembre Ottobre: BIANCANEVE E I SETTE NANI = Accoglienza e routine
I Bambini attraverso la fiaba di Biancaneve potranno conoscere l’ambiente scuola, i propri compagni, le insegnanti e i diversi momenti della giornata scolastica.
Biancaneve Accoglienza e Inserimento
Brontolo Riordino giochi e materiale
Eolo Appello/Calendario
Dotto Consegna/Attività
Cucciolo Sala igienica
Gongolo Pranzo
Mammolo Ricreazione
Pisolo Nanna
- Ricordi delle vacanze
- Esplorare ambiente scuola
- Festa dell’Angelo Custode
- Festa dei nonni: 6 Ottobre ore 15,30
Novembre : I TRE PORCELLINI = I Mestieri : muratore, falegname, contadino; La sicurezza (prova di evacuazione); Uscita didattica in cascina (data da stabilire)
I bambini conosceranno i mestieri relativi ai tre porcellini, avvicineremo i bambini al mondo degli adulti, e daremo loro l’opportunità di scoprire il valore e l’importanza dei mestieri/professioni. Relazioni logiche tra i mestieri e gli attrezzi necessari per svolgere una determinata professione.
I bambini inoltre verranno sensibilizzati sul tema della sicurezza e dei comportamenti corretti da tenere in caso di pericolo e durante la vita quotidiana in famiglia e scuola prendendo spunto dalla suddetta fiaba.
Dicembre: SANTO NATALE
Gennaio Febbraio Marzo : CAPPUCCETTO ROSSO = Festa di Carnevale (data da stabilire); Festa del Papà
Prendendo spunto dalla Fiaba di Cappuccetto Rosso e dei Cappuccetti di Bruno Munari (Verde, Giallo Bianco e Blu) conosceremo i colori primari e secondari; sperimenteremo tecniche artistiche varie.
Aprile: SANTA PASQUA = Percorso di Quaresima; Regalino per i genitori
“Nessun uovo potrebbe mai contenere una sorpresa più bella che l’essere amati”
Maggio Giugno : LA SIRENETTA
Stimoliamo i bambini alla scoperta del mare e dei suoi abitanti. Parleremo delle vacanze e delle aspettative che si creeranno verso queste ultime visto che la scuola sta giungendo al termine.
- Scoprire l’ambiente marino e ciò che ne fa parte
- Uscita didattica : (data da stabilire)
- Le vacanze
- Festa della mamma
- Festa di fine anno (data da stabilire)
- Saggio di psicomotricità (data da stabilire)
DESTINATARI:
Bambini di 3 – 4 – 5 anni
METODOLOGIA
Il percorso progettuale si svilupperà durante tutto l’anno 2016-17. Le strategie didattiche utilizzeranno sempre il canale dell’esperienza didattica quotidiana e del vissuto personale.
I bambini saranno coinvolti in attività specifiche e l’itinerario didattico si concretizzerà attraverso l’ascolto e la rielaborazione di storie a livello verbale, grafico-pittorico, musica, drammatizzazione ecc.
Il nostro compito sarà quello di predisporre un ambiente motivante atto a stimolare gli apprendimenti, la fantasia, l’immaginazione e la creatività e mettere in atto strategie di relazioni quali l’atteggiamento di “ascolto” attivo e propositivo, di guida, stimolo e di incoraggiamento per generare autostima, sicurezza.
ATTIVITÀ
Saranno proposte varie attività: ascolto di storie, verbalizzazioni guidate e non, ricostruzione delle storie, individuazione delle sequenze, analisi degli elementi che compongono la fiaba (chi? Come? Dove? Perché?), drammatizzazioni, disegni, pittura e realizzazione dei personaggi, memorizzazioni di canti e brevi poesie.
OBIETTIVI FORMATIVI
- Educare all’ascolto di narrazioni
- Potenziare la creatività espressiva utilizzando diverse tecniche
- Utilizzare fantasia ed immaginazione come risorse importanti per la crescita
- Favorire lo sviluppo di competenze linguistiche, arricchimento del vocabolario
- Sviluppare e sperimentare diversi linguaggi per comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti
- Favorire l’assunzione di atteggiamenti e comportamenti attenti, rispettosi e di cura verso l’ambiente e le persone
- Favorire la maturazione dell’identità personale rafforzando la percezione di se in relazione al contesto sociale.
FINALITÀ EDUCATIVE
Le finalità sono i motivi consapevoli che sostengono il nostro essere “educatori”, lo scopo della nostra azione educativa.
Il compito delle insegnanti è la valorizzazione delle potenzialità individuali del bambino, che si traducono in possibilità di sviluppo e di crescita che ogni bambino attua in modalità e con caratteristiche diverse.
La determinazione della finalità della scuola dell’Infanzia deriva dalla visione del bambino come soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i compagni, gli adulti e l’ambiente. La scuola deve consentire ai bambini il raggiungimento di traguardi di sviluppo in ordine alla identità, all’autonomia, alle competenze e al senso di cittadinanza:
CONSOLIDAMENTO DELL’IDENTITÀ:
Rafforzare l’identità personale del bambino sotto il profilo corporeo ed intellettuale, con la conseguente promozione di una vita relazionale sempre più aperta. Radicare nel bambino atteggiamenti di sicurezza, di stima di se, di fiducia nelle proprie capacità.
CONQUISTA DELL’AUTONOMIA:
Sviluppare nel bambino la capacità di orientarsi e compiere scelte autonome in contesti relazionali diversi. Rendere il bambino disponibile all’interazione con il diverso da se e con il nuovo, aprendolo alla scoperta, all’interiorizzazione e al rispetto delle regole della vita quotidiana.
SVILUPPO DELLE COMPETENZE:
Consolidare nel bambino le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche e intellettive, impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione dell’esperienza e di esplorazione e ricostruzione della realtà.
EDUCARE ALLA CITTADINANZA:
Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri.
VERIFICA – VALUTAZIONE
La valutazione assume nel sistema e nel piano educativo un ruolo centrale, sia per quanto riguarda l’accertamento del rendimento del bambino, sia per la validità del curricolo.
La raccolta dei dati relativi agli apprendimenti dei bambini avviene tramite diverse modalità quali l’interazione verbale, attività grafico-pittoriche, attività ludiche, drammatizzazioni, uso di immagini.
In particolare si avrà modo di osservare al termine delle attività l’interesse dei bambini, la loro partecipazione, la loro capacità di ricordare le attività svolte e di operare dei collegamenti tra le varie conoscenze acquisite.
Tutta la documentazione delle attività svolte, prodotte dai singoli bambini, verranno raccolte e consegnate alle famiglie al termine dell’anno scolastico.